L’opera è dedicata ai pozzi glaciali di Vezzano. L’opera rappresenta l’azione lenta e incessante della natura, che imprime con forza le proprie energie sulla materia e ha saputo lasciare chiari segnali in ricordo delle ere geologiche passate. Il masso porfirico è diviso in due, la parte più grande, leggermente inclinata, con la superficie scolpita, vuole rappresentare il movimento del ghiacciaio; l’altra, più piccola, mostrala conseguente azione erosiva e ricorda le forme dei pozzi glaciali.